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Morte di Margaret Spada

Morte di Margaret Spada, la mamma: “Il medico pensava che con due schiaffetti si sarebbe svegliata”

Ospite di Bruno Vespa a “Cinque minuti” in onda su Rai 1, la mamma di Margaret Spada, morta durante un intervento di rinoplastica parziale, ha spiegato come sua figlia non abbia scelto la clinica in maniera frettolosa e di averla cercata su TikTok solo dopo, per leggere le recensioni.
A cura di Alessia Rabbai
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La mamma di Margaret ospite da Bruno Vespa su Rai 1
La mamma di Margaret ospite da Bruno Vespa su Rai 1
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"Mia figlia non è andata su TikTok per scegliere il medico che avrebbe dovuto operarla". Sono le parole di Loredana Panarello, la mamma di Margaret Spada, morta a ventidue anni il 7 novembre scorso, dopo un'iniezione per un intervento di rinoplastica parziale. Ospite stasera da Bruno Vespa nella puntata di "Cinque minuti" in onda su Rai 1, ha tenuto a chiarire che "Margaret ha fatto delle ricerche sul web per scegliere il professionista al quale rivolgersi e solo dopo ha cercato la clinica sui social network, per guardare le foto e leggere le recensioni".

"Solo dopo i dottori si sono accorti che Margaret era grave"

"Il dottor Procopio venne in ospedale e si giustificò con noi dicendo che aveva solamente iniziato a fare una punturina al naso – ha spiegato la mamma di Margaret – Ha detto che da lì mia figlia ha girato gli occhi e gli è sembrata svenuta, che hanno iniziato a prenderle la pressione e che non si sono resi conto si trattasse di una cosa seria. Il medico pensava che fosse svenuta e che con due schiaffetti si sarebbe svegliata; poi si è reso conto che non si riprendeva. Hanno provato a prenderle la pressione arteriosa, solo allora si sarebbero accorti che era grave e hanno chiamato i soccorsi. Non so nel mentre quanto tempo sia passato".

"Margaret non ha scelto la clinica in maniera affrettata"

La mamma ha spiegato di aver supportato Margaret nella scelta del medico al quale si sarebbe affidata, per sottoporsi all'intervento: "Ha iniziato a fare delle ricerche in rete sei mesi fa, non ha fatto una scelta affrettata, era molto scrupolosa su tutto". I genitori hanno condiviso con lei il suo disagio. "La sua attenzione si è soffermata sui dottori Procopio, che hanno questa clinica all'Eur, lei voleva andare a Roma. Ci è sembrata una struttura seria, garantivano un ‘interventino', detto da loro, banale, della durata di venti minuti. Margaret non ha mai parlato con il dottore prima del giorno dell'intervento ma si è interfacciata sempre con la segretaria, che l'ha rassicurata. Abbiamo guardato le foto dei precedenti interventi e letto sui social network i commenti delle pazienti, che precedentemente si sono sottoposte all'intervento: erano tutti positivi. Per questo si è fidata".

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